Il pianeta Llanfairpwllgwyngy llgogerychwyrndrobwllll 

Data stellare 2022, nel pianeta nano in questione è presente un solo abitante Bamby.

Bamby è un verme cefalopode di 200 tonnellate, abbraccia il suo pianetoide come un amante, il giovedi sera si ritrova in un parcheggio, anelando l’amore perduto.

Ecco una foto

Abbiamo posto le classiche 10 domande ,a cui la creatura ha risposto in maniera telepatica

Qual è il senso della vita?

Succhiare viscidume dal nucleo del pianeta e correre e strisciare a tutta velocità

Credi in qualcosa di superiore?

Ride ride e dice io sono l’alfa e l’omega, sopra di me solo la palla di fuoco.

Qual è stato l’inizio del cosmo?

Qui tentenna, inizio, non è una parola che sembra essere traducibile, Lui racconta è sempre stato qui e non sa null’altro. Il processo di approvvigionamento sta distruggendo il pianeta, oltre al fatto che ci sono solo lui e esseri minuscoli, con cui non ha più contatti, di quanti ne abbiamo noi con le formiche. Per lui tutto è li per servirlo.

Cosa significa per te il tempo che passa?

Il giorno dura 3 ore sul pianetoide che è un tempo lunghissimo per lui, che aspetta speranzoso il sole come i liguri ad Alassio e ci spiega che un giorno lascerà il pianeta, come i suoi simili sempre fanno. Lui ha 59595 Biornj che lo colloca in un età umana di 11 anni.

Cosa pensi degli umani?

Voi venite qui a studiarmi come fossi un lombrico. Questo mi fa pensare che altri come voi verranno e forse dovrò schiacciarli

Finita rapidamente l’intervista, con ogni settimana una specie nuova di un pianeta nuovo,

Settimana prossima Vulcano e non secondo la Kelvin time’sline.

L’obiettivo antropologico è capire che noi siamo una piccola lenticchia in un minestrone cosmico più grande , in cui non sembra gli ingredienti stanno bene tra di loro, come del resto succede già nel terzo pianeta intorno al Sole.

Il muro Illuminato feat DarkLight

Una raccolta delle frasi più belle, famose e non … che avremmo voluto dire noi e che, invece, hanno detto altri!

Tipo, questa: “Non esiste grande genio senza una dose di follia.”. Avreste voluta dirla voi, vero? E, invece, niente perché l’ha detta Aristotele.

Martedì, 29 Marzo 2022:

“Ho avuto un istante di grande pace. Forse è questa la felicità”.

VIRGINIA WOOLF

Venerdì, 18 Marzo 2022:

“E’ stolto chiedere agli dei, ciò che ci si può procurare da soli”.

EPICURO

Giovedì, 17 Marzo 2022:

“Il sogno è il tentato appagamento di un desiderio”.

SIGMUND FREUD

Venerdì, 11 Marzo 2022:

“Le persone speciali esistono … e capitano”!

DARKLIGHT

Martedì, 08 Marzo 2022:

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale della società”.

RITA LEVI-MONTALCINI

Domenica, 6 Marzo 2022:

“Pensa, credi, sogna e osa”

WALT DISNEY

Il credo terrapiattista demolito da Aristotele

Hai mai letto Aristotele?

Questo libro, che parla del cielo, enuncia 3 motivi che ci fanno capire che la terra è rotonda, sferica o geoide, la definizione a voi.

1) Basta andare al mare.

Quando arriva una nave, da molto lontano, prima si vede la cima della nave e poi lo scafo, se la terra fosse piatta , dovremmo vederla proprio intera.

2) Se vai in Egitto e cammini lungo il fiume Nilo – e guardi il cielo che era Sky e Netflix fuse insieme degli antichi – noti che il cielo cambia e se la terra fosse piatta, vedremmo sempre le stesse costellazioni, forse da punti diversi ma sempre loro.

3) Quando si guarda un’eclissi lunare, l’ombra proiettata della terra è circolare.

Quindi se più di 2000 anni fa, le conoscenze certo di persone dotte erano più alte di quelle odierne, come è possibile credere al terrapiattismo …

Un solo punto mi affascina delle loro teorie:

come mai non c’è un volo da che sorvola l’oceano Pacifico, dalle Americhe all’Australia?

Mappamondo Moderno - Carte geografiche - Signum Firenze

Quindi, ricordiamoci una cosa fondamentale: la conoscenza, noi uomini la dividiamo in categorie per facilitarci nel discernimento ma la conoscenza è, secondo me, come una palla di impasto per fare la pizza a cui puoi sempre aggiungere altro per diventare più saggio e dotto.

Un saluto #Illuminato

Una storia interessante

Cercherò, con questa rubrica, di darvi un contenuto interessante sui binomi e le antinomie, partendo dal settore tecnologico con la prima sfida: VHS vs Betamax.

Il problema interessante è che, nelle grandi dispute tecnologiche, non sempre vince chi è più avanti ma chi, invece, è meglio posizionato a livello di marketing. La storia è Betamax, tecnologica sviluppata nel 1975 da Sony e VHS tecnologia sviluppata da JVS.

betamax

Benché la tecnica della scansione elicoidale fosse ormai di larghissimo utilizzo nel mercato professionale, fu la sua variante “azimutale” a rappresentare un’ottima soluzione. Permetteva, infatti, di evitare le bande di guardia sul nastro, facendolo avanzare molto lentamente. La Sony adattò lo schema di avvolgimento a U già collaudato con successo sull’U-Matic al nuovo sistema, usando un nastro da mezzo pollice, più economico.

Il Betamax utilizzava la stessa tecnica a sfasamento della sottoportante colore convertita, ma per migliorare la stabilità cromatica usava due sottoportanti di frequenze diverse per modulare il segnale di crominanza delle linee pari e dispari. Questo minimizzava le interferenze tra le tracce contigue e permetteva una durata ancora maggiore

Il betamax tecnologia migliore rispetto al VHS non vinse la battaglia sul mercato e addirittura 10 anni dopo si ritirò dalla lotta.

Il motivo era che il VHS aveva il 70% di mercato e la sua strategia di un prodotto dalla durata maggiore e qualità minore fu totalmente vincente, la tecnologia open aperta ad altre aziende rese il VHS il vincitore della battaglia, fino all’uscita del supporto di tecnologia successiva CD.

vhs

Analisi tecnica del VHS

VHS utilizza cassette da 1/2″ che possono registrare fino a 180′ (tre ore) se dotate di nastro standard e fino a 240′ (quattro ore) se contenenti nastro sottile; per un breve periodo è stato prodotto da BASF anche un nastro da 300′ (cinque ore) estremamente sottile, ma rivelatosi troppo delicato e fragile. Pertanto, volendo utilizzare il VHS per registrare su un nastro di buona qualità, occorrono videocassette con durata massima di 180′.

Conclusioni

La tecnologia Betamax era migliore ma il modello di marketing errato, dunque come in tante altre dispute, la vittoria viene data a qui adotta un modello migliore di produzione e di Marketing.

Tutti noi abbiamo collezioni enormi di VHS e chi ha qualche betamax ?

Racconto Parte 1

Era una notta buia e tempestosa, ma per fortuna c’era il segnale Internet!

Dana guardava il modem sibilare con luci verdi e rosse, fuori un tornado forza 2, dentro la luce a intermittenza.

Nessun uomo ti vuole

Una voce nell’oscurità, da dove veniva?

Nessun uomo ti vuole

No – disse Dana a denti

Aveva avuto 14 uomini in vita sua e non scappava da nulla e da nessuno, sapeva di essere una donna autonoma, project manager per un grande progetto relativo alle infrastrutture e non aveva nessun problema, sapeva far cadere un uomo ai suoi piedi e ,,,,,

TOC TOC

TOC

TOC TOC TOC

Alla porta, un signore gobbo e ricurvo: – Aprite per favore! Fuori c’è il tornando che incombe – .

Chi me lo dice che lei è una buona persona? – chiese Dana.

L’uomo prese di scatto un oggetto, era una teca con una rosa, e disse – se mi apre le regalo questa Rosa di Marte.

Apriamo o no?

Rembrandt: l’artista che ha inventato … il selfie!

Ma lo sapete che la pratica del selfie non è così “recente”, come credete? Esisteva già nel Seicento! Seicento, sì! Chiaramente non si chiamava “selfie” (e, ok, non era né una foto né tanto meno era scattato con uno smartphone … vabbè ma a questo ci arrivate!).

Il re dell’autoritratto, all’epoca, era il pittore Rembrandt (1606-1669) che, in vita, ha disegnato la la sua immagine più di 80 volte. In pratica, più che un debole, aveva una vera e propria ossessione (un po’ come quelle che si sparano millemila selfie al giorno, tutti uguali, con la bocca a culo di gallina solo che lui era un artista unico nel suo genere, queste no).

Per farlo, si serviva di un sofisticato sistema di specchi che proiettava la sua immagine su una superficie su cui potevano essere tracciati dei contorni; questa, la teoria del pittore e studioso d’arte Francis O’Neill (esposta sul Journal of Optics) che ci dice che nell’Olanda del XVII secolo erano disponibili i migliori specchi sul mercato. La sua teoria è legata al fatto che gli occhi del pittore non guardano quasi mai dritto, come invece sarebbe stato se Rembrandt avesse disegnato osservandosi soltanto in uno specchio.

L’autoritratto, dunque, altro non è che l’antenato del nostro selfie che, spesso, è il riflesso della nostra autostima e del nostro narcisismo. Dunque, possiamo dire che Rembrandt era un dannato narciso dal momento che è l’artista che forse, più di ogni altro, ha ritratto se stesso (dipingendosi a volte come borghese, altre volte come artista avvolto in abiti stravaganti o addirittura in quelli dell’apostolo Paolo).

Figo, però, eh!

Sapete che giorno è oggi? Il T…? Il To..? Insomma, il? Ok, leggete qua!

Sapete che giorno è oggi? No, non il 25 Maggio; ok sì, tecnicamente è il 25 Maggio ma ovviamente non è questo l’oggetto del contendere … come avrete capito, quindi se pensavate di fare la battuta, beh, ritentate. Oggi è il “Towel Day” – il “Giorno dell’Asciugamano”. È vero, eh! Lo sanno bene gli appassionati dei libri di Douglas Adams, scrittore, sceneggiatore e umorista britannico noto per la serie di romanzi “Guida galattica per gli autostoppisti”, nata nel 1978 come radio commedia della BBC, poi divenuta una «trilogia di cinque romanzi».

Il “Towel Day” venne festeggiato la prima volta nel 2001, due settimane dopo la morte dello scrittore avvenuta l’11 Maggio dello stesso anno. A partire da allora, la giornata dell’asciugamano si è trasformata in una ricorrenza annuale, durante la quale i fan di Adams portano tutto il giorno con loro un asciugamano, un oggetto che ha la sua importanza nella famosa serie di libri.

L’asciugamano, si legge, è “l’oggetto più utile che un autostoppista galattico possa avere”.

Consente di coprirsi e stare al caldo quando si attraversano i satelliti di Jaglan Beta, si può stendere sulla spiaggia di marmo di Santraginus V e si può usare come letto per dormire a Kakrafoon sotto le stelle rossastre. Infine l’asciugamano è perfetto come vela di una mini-zattera per navigare nelle acque del fiume Falena.

Senza dimenticare che l’asciugamano è un’ottima arma da combattimento, quando viene avvolto intorno alla testa allontana i vapori nocivi ed è utile per segnalare delle emergenze. Infine, può essere usato per asciugarsi.

Per concludere:

“Se per qualche motivo qualcuno vedesse un autostoppista con un asciugamano, penserebbe automaticamente che l’autostoppista in questione è in possesso anche di uno spazzolino, una saponetta, dei biscotti, una fiaschetta, una bussola, una mappa, un gomitolo di lana, uno spray contro i moscerini, una tuta spaziale eccetera eccetera. Inoltre, quel qualcuno che incontra l’autostoppista con tutti questi oggetti potrebbe goderne in caso venissero ‘accidentalmente smarriti’. Infine se l’autostoppista galattico è riuscito a sopravvivere a pericoli d’ogni genere e sa ancora, dopo tutte quelle disavventure, dove si trova il suo asciugamano, è chiaramente un uomo da non sottovalutare”.

Insomma, buona festa dell’asciugamano a tutti (e lavatevi!).